urante uno dei tanti concili convocati nei primordi della Chiesa (II Concilio di Nicea a. 787) e sotto il regno di Costantino IV (780-797) si menzionò un affresco di un santuario e di conseguenza il miracolo ad esso attribuito.
L'affresco, ritenuto con tutta probabilità quello del Cosmidion di Costantinopoli, effigiava la Vergine tra i santi Cosma e Damiano; davanti ad esso si soffermava in preghiera un uomo infermo per una fistola all'anca, chiedendo d'essere guarito. L'implorazione si prolungò nel tempo, senza esito, finché un giorno egli s'inginocchiò davanti all'affresco con grande trasporto.
La notte successiva, la Madonna guidò i due santi nella sua casa e gli sanarono l'arto.