Addolorata ed il tumore all'utero - Fatti strepitosi (miracoli) dei Santi Medici - Iconografia e Venerazione dei santi Cosma e Damiano-La Basilica

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Addolorata ed il tumore all'utero

Ottocento
ncredibilmente grandi furono gli interventi per alleviare le sofferenze di alcune donne che ai santi si erano rivolte. Addolorata è descritta come una povera donna analfabeta, molto semplice che viveva di espedienti, prestando, per quanto le fosse possibile, la sua opera presso alcune famiglie benestanti. Un trullo con le sue crepe, quasi cadente e perennemente buio, per assenza di elettricità, la proteggeva durante le intemperie o le calure estive. In quel abituro, Addolorata viveva sola, non aveva un'amica che si prendesse cura di lei, neanche durante uno dei periodi più infausti della sua vita, quando era in preda ad atroci sofferenze causate da un tumore all'utero. Ella gemeva e si contorceva nel suo letto in preda a lancinanti dolori e nei momenti di grande sconforto invocava la morte e quei due santi che ella stessa venerava nel santuario.
Nel delirio di una notte insonne vide accanto al suo letto due identità che, senza rivolgerle parola, iniziarono a tastare le parti dolenti dell'infelice. Sulle prime reagì nascondendosi sotto le coperte. Le due figure al buio parvero insistere nei suoi riguardi e lei le scacciava con tutto il fiato che aveva in gola: "Cosa volete da me? Chi siete? Andate via!". Alla fine seppe i loro nomi ed ebbe la rassicurazione che da quel momento era guarita.

Appena giorno, dimentica del dolore, si alzò per la minzione e, inaspettatamente, dall'utero venne fuori una massa flaccida e nerastra delle dimensioni di un'arancia, era il tumore.

Tutti coloro che la videro rimessa seppero della strana visita dei santi.

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